Giorno 5 – Canyon de Chelly, Monument Valley

Durata: 2 ore

Distanza: 113 miglia (circa 180 km)

Il Canyon de Chelly

Partiamo con una precisazione:  la pronuncia corretta del Canyon de Chelly è Canyon “di Scè”.

Sebbene in molte guide sia ormai presente e pubblicizzato come una delle migliori cose da fare andando nel Sud Ovest degli Stati Uniti, fortunatamente, almeno all’epoca del nostro viaggio, nel 2004, non era eccessivamente “turisticizzato”.

Un possibile motivo della mancanza di folle oceaniche è anche legato alla logistica: per accedere al Canyon ci sono due modi:

  • si può vederlo dall’alto, utilizzando una strada che fa accedere ai principali punti panoramici;
  • Oppure, la cosa decisamente più interessante e coinvolgente, per grandi e bambini, è prenotare un tour in 4×4  (anzi, 6×6!) sul fondo del canyon, tour condotto dagli indiani (non dimentichiamo che siamo dentro la più grande riserva indiana del Paese, della popolazione Navajo).

Sul fondo del canyon ci si può andare soltanto con i tour, non in autonomia, ecco perché non è diventato un luogo stravisitato e, conseguentemente, conserva intatto il suo fascino!
Se poi volete tornare bambini, a quando guardavate La Piccola Casa nella Prateria, si possono anche prenotare tour in calesse! In perfetto stile conquista del West!

Devo dire che dei 3 viaggi statunitensi, tra tutte le meraviglie che abbiamo visto, il Canyon de Chelly resta ancora (anche a detta di altri che erano con me in questo viaggio) una delle cose più belle che abbiamo visitato.

Il Grand Canyon per esempio, è maestoso ma un po’ sfuggente, nel senso che è talmente immenso che difficilmente si riesce a farsene un’idea osservandolo da un solo punto panoramico. Invece il Canyon de Chelly è un canyon con tutte le carte in regola, ma più “a misura d’uomo”. Ci passi dall’alto e riesci ad apprezzarne le caratteristiche, la stratigrafia, la morfologia. Scendi e scopri angoli e vedute inediti e speciali, petroglifi e pittogrammi.

Tour in 6×6 del fondo del Canyon

L’ideale è prenotare con un certo anticipo questi tour (noi eravamo lì in maggio, quindi la situazione non era ancora delirante, ma se si va in luglio-agosto secondo me c’è da spintonarsi per trovare posto!).

Il giro sul fondo del canyon dura mezza giornata e costa 70 dollari (prezzi 2020). Ci sono anche tour da un giorno, ma quello da mezza giornata è perfetto e conduce ai punti più significativi. Si va a caccia di pittogrammi e petroglifi  , che sono rispettivamente disegni ed incisioni rupestri, alla scoperta di bellissimi cliff dwellings  , case degli antichi indiani scavate nelle alcove della roccia e costruite con terra, paglia ed acqua.

I nativi che accompagnano nel giro sono di poche parole, ma fanno sentire, con quelle poche parole, il peso della storia scritto dai loro antenati e dai conquistatori che invasero questi loro splendidi e selvaggi territori.

Alcuni indiani nei mesi estivi ancora abitano il fondo del canyon e incredibilmente lo coltivano (c’è una sosta in 1-2 punti dove gli indiani coltivano le loro piante da frutto).

Il mio suggerimento è di arrivare la sera prima al Canyon, di dormire (anche qui, prenotando con un certo anticipo, nel lodge da cui poi partono le escursioni), che è in stile indiano, carinissimo (Thunderbird Lodge) e l’indomani mattina di partecipare all’escursione.

Monument Valley Utah Arizona Stati Uniti
Monument Valley Utah Arizona Stati Uniti
Monument Valley Utah Arizona Stati Uniti
La Monument Valley

Noi poi lo stesso giorno riusciamo a fare le due cose più favolose che penso si possano fare nel Sud Ovest degli Stati Uniti:

  • la mattina escursione in Jeep al Canyon de Chelly con gli indiani, poi partenza, non dopo aver comunque dato un’occhiata – eventualmente se si arriva prima lo si può fare anche il giorno prima – ai punti panoramici, quindi al Canyon visto dall’alto – uno dei più belli che consiglio è Spider Rock, uno spuntone di roccia che si alza dal terreno per un centinaio di metri;
  • lasciato il Canyon de Chelly ci dirgiamo verso la Monument Valley, arriviamo al tramonto, che il parco già sta chiudendo e tutte le macchine se ne stanno andando.

Riusciamo ad entrare soltanto perché diciamo di voler fare l’escursione a cavallo. Ci  fanno entrare e ci indirizzano verso la zona da dove si parte per l’escursione a cavallo. Nonostante il timore iniziale, perché nessuno di noi è praticamente mai andato a cavallo – io una sola volta, ma il mio cavallo si era imbizzarrito ed ero caduta!!! – e i due indiani che ci devono accompagnare non sembrino particolarmente rassicuranti…beh, è stata un’esperienza indimenticabile, di quelle che ti porti dentro per tutta la vita!!
Solo noi e le due guide indiane, sui cavalli, in un posto che è nella mente di tutti. Un luogo che va al di la del posto in se, è come muoversi in un film, ti senti attorno la storia, le suggestioni del West, dei pionieri, lo spirito di avventura…

Ci sono vari operatori che offrono tour guidati della Monument Valley, sia a cavallo che su 4 ruote. Per il tour a cavallo si va dai 60 dollari a circa 100 (prezzi 2020) a seconda della durata. Mezz’ora di cavalcata costa 60 dollari. Con un centinaio di dollari si fanno circa 2h 1/2.

Lasciamo la Monument Valley col sole ormai tramontato , e per la notte ci muoviamo non lontano, in zona Mexican Hat (zona del famoso Four Corners, dove ti ritrovi esattamente al confine tra 4 stati americani  – Arizona, New Mexico, Utah e Colorado – ).
A differenza di quel che si potrebbe pensare, non ci sono tanti posti dove pernottare in quest’area. Noi optiamo per il San Juan Inn, a poche miglia dalla Monument Valley, proprio sul fiume San Juan. Il motel non è niente di che, il diner invece è molto simpatico, dà proprio l’idea dell’America on the road!

Ho sentito di gente che in questa zona è andata a dormire nei ranch e mi hanno detto che è stata un’esperienza divertentissima…

Thunderbird Lodge
Rural Route 7, Chinle, AZ, 86503, USA

si dorme!

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San Juan Inn
Hwy 163 and the San Juan River, Mexican Hat, UT 84531, Stati Uniti

si dorme!

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