Genova: il centro storico e i “Rolli” patrimonio UNESCO

I maestosi palazzi del Centro Storico di Genova, che fanno parte del cosiddetto sistema dei “Rolli”, dal 2006 sono stati iscritti nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.

genova case signorili
genova statua duomo

I “Rolli” erano i registri delle dimore nobiliari genovesi di stile rinascimentale e barocco, costruite tra il XVI e il XVII secolo, che per la loro eleganza e ricchezza potevano essere scelte per ospitare gli illustri ospiti in visita di Stato.

Anche ai tempi del suo massimo splendore, la Repubblica di Genova non disponeva di una sede ufficiale dove accogliere coi dovuti onori gli ospiti illustri che si trovassero in visita in città.

In più, non esistevano nemmeno alberghi decenti, ma solo piccole locande, posizionate quasi sempre nei quartieri più malfamati della città. Al fine di fornire sistemazioni adeguate a principi, sovrani in visita, ambasciatori, cardinali e legati, nel 1576 il Senato della Repubblica istituì questo elenco di case obbligate agli alloggiamenti pubblici.

Per una precisa classificazione, i palazzi erano catalogati utilizzando un sistema simile alle attuali stelle degli hotel (“bussoli”). Ed era proprio attraverso dei “bussoli”, dei bussolotti, che durante un pubblico sorteggio veniva scelto quale, dei palazzi iscritti, fosse destinato ad accogliere il prossimo visitatore.

Peraltro quest’obbligo all’ospitalità cui erano tenuti pare non fosse gradito a tutte le famiglie. I genovesi hanno la fama di essere persone parsimoniose, nonché molto riservate e schive e doversi accollare per giorni o settimane persone di alto rango, quindi abituate ad uno stile di vita agiato, rinunciando nel contempo alla propria privacy, era per alcuni di loro un vero e proprio fardello.

Sulle cartine di Genova fornite dagli alberghi (che oggi fortunatamente non mancano, per ogni tasca! 😉 ) c’è un QRcode, utilizzabile per ottenere il link alla app con la guida ufficiale della città, che consiglio soprattutto per via degli itinerari che propone.

Rolli.png

Per quanto riguarda la descrizione dei singoli siti, è un po’ più deludente, perché la descrizione è molto formale, intrisa di nomi e numeri, ma racconta poco degli edifici. Meglio integrare con una guida o qualche spunto preso da Internet.

Le vie principali in cui si concentra il maggior numero di Rolli sono via Garibaldi, via Cairoli e Via Balbi e le viuzze limitrofe.
Comunque i più noti e visitati sono tre, e si trovano a pochi metri l’uno dall’altro, lungo la via Garibaldi.

Si tratta del Palazzo Rosso, del Palazzo Bianco e dell’attuale sede del Municipio, Palazzo Doria Tursi.

Genova Palazzo Rosso
Palazzo Rosso

Palazzo Rosso ospita la quadreria, le collezioni d’arte e gli arredi storici della famiglia Brignole Sale.

La pittura qui la fa da padrona, tra le opere che vi sono ospitate (quadri di artisti italiani, come il Guercino, Veronese, Guido Reni e stranieri, tra cui spiccano Durer ed il fiammingo Van Dyck) e anche sui muri, riccamente affrescati, di alcune delle stanze.

Il Palazzo offre l’accesso ad un terrazzo, da cui si gode una vista suggestiva sull’intero centro storico.

Il biglietto d’ingresso per gli adulti è di 9 eur, mentre bambini e ragazzi fino a 18’anni entrano gratuitamente.

E’ inoltre possibile acquistare una card a tempo (minimo 24 ore, per la spesa di 12 eur), che da diritto ad accedere ai musei cittadini ed anche altre agevolazioni. Ad esempio l’ingresso ridotto al Galata Museo del Mare.
Aggiungendo altri 3 eur (15 eur di spesa totale) la card può essere estesa ad includere anche il trasporto nei mezzi pubblici.

Il museo è visitabile dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19 ed il sabato e la domenica dalle 10 alle 19.

Palazzo Doria Tursi (Genova) 3

Palazzo Bianco

Posto quasi di fronte al Palazzo Rosso, si trova l’altro famoso palazzo genovese, anch’esso sede di un Museo-pinacoteca: il Palazzo Bianco. Con le sue 47 sale espositive è la principale pinacoteca della Liguria.

Annovera lavori di artisti fiamminghi (Rubens, Van Dyck), italiani (Veronese, Caravaggio) e di scuola genovese.
Un giardino pensile lo collega a Palazzo Bianco, prolungando l’esposizione della pinacoteca di quest’ultimo.

Gli orari di visita sono gli stessi del Palazzo Rosso.

Anche a Palazzo Bianco il biglietto d’ingresso per gli adulti è di 9 eur, mentre i bambini fino a 18’anni entrano gratuitamente.

Il Palazzo Doria- Tursi splendente

Palazzo Doria Tursi

A breve distanza si trova il più grandioso dei palazzi che affacciano su via Garibaldi, il Palazzo Doria Tursi: è la più grandiosa tra le residenza privata erette all’interno delle mura cittadine nel Cinquecento.

Se vi siete stancati dei quadri, a Palazzo Doria Tursi troverete anche una collezione di oggetti più interessanti, che potrebbero catturare l’attenzione anche dei più piccini. La raccolta delle monete, dei pesi e delle misure ufficiali dell’antica Repubblica di Genova. In aggiunta, ospita cimeli di Arturo Paganini, tra cui il famoso violino Guarneri del Gesù.

I bambini comunque si divertono anche senza esplorare l’interno: il grande loggiato interno presenta un’ampia scala ed un terrazzo dove si possono rincorrere o gareggiare a chi torna primo al punto di partenza dopo aver compiuto uno o più giri.

Orari e prezzi d’ingresso sono gli stessi degli altri due Palazzi.

genova palazzo ducale
Palazzo Ducale

Il palazzo Ducale, che si affaccia su via Matteotti, oggi sede di mostre ed eventi culturali, oltre alla imponente facciata presenta un’elegante cortile interno con un alto colonnato.

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Palazzo Doria-Spinola

Alla facciata del Palazzo Doria-Spinola, in Largo Eros Lanfranco, oggi sede della Prefettura, è legato un aneddoto curioso. L’allora proprietario, Massimiliano Spinola, aveva rifiutato di servire il re Vittorio Emanuele I come ciambellano di corte, nei primi anni del 1800.

Per ribadire la propria opposizione, fece apporre sul portone di casa uno scudo con un motto latino “Omnia tempus habbent”, tutto a suo tempo, il cui seguito suona: “…et suis spatiis transeunt universa sub caelo” (e tutte le cose, a tempo debito, passano sotto il cielo). Come dire… tutto scorre, neanche i regnanti sono eterni.

Il Sovrano, risentito, fece rimuovere lo scudo, che, si dice, “stette seppellito nella corte del palazzo per molto tempo finché fattolo trasportare a Tassarolo, ordinò fosse murato in un andito del suo castello, ove esiste tuttora”.

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Via San Sebastiano 6, Genova centro storico, 16123 Genova, Italia

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