Tappa 1: Fondaco dei Tedeschi: terrazza su Canal Grande

Partiamo dal primo campo, chiamato San Bortolo dai veneziani, che si trova all’incrocio di molte calli importanti della città. In mezzo si trova la statua di Carlo Goldoni, il più grande scrittore di commedie veneziano. Se vi interessa saperne di più, si può anche visitare la sua casa. I Musei Civici organizzano anche dei laboratori per bambini in questa casa-museo.

Fondaco dei Tedeschi

Diamo le spalle alla statua di Goldoni e seguiamo la piccola calle davanti a noi fino al Fondaco dei Tedeschi nella Salizada omonima.


Chiuso a lungo per lavori di restauro, ora il Fondaco (o “Fontego”) è stato riaperto, convertito in un centro commerciale pretenzioso di proprietà della Famiglia Benetton. I veneziani non sono per niente d’accordo con questo progetto poiché è reputato incompatibile con il valore storico e artistico del palazzo.

Ma vediamo di capire meglio la sua storia: già dal 13° secolo i mercanti tedeschi erano molto numerosi a Venezia. Allora il Senato assegnò loro questa sede sul Canal Grande, vicino al mercato di Rialto, per esercitare meglio il controllo sulle loro attività di scambio. In realtà non si trattava solo di tedeschi, ma con questo nome erano chiamati tutti i mercanti dei paesi nordici. Purtroppo all’inizio del ‘500 l’edificio fu completamente distrutto da un incendio e quindi quello che vediamo ora, è la ricostruzione del 1508.

All’interno c’è un vasto cortile quadrato sul quale si affacciano quattro piani di logge. Il pavimento è in cotto ed è sollevato al centro per accogliere l’acqua piovana.
Al piano terra si trovavano i magazzini collegati direttamente con la porta d’acqua per scaricare le merci più facilmente. Dalla parte opposta, quella che da sulle calli, si trovavano le botteghe. Al primo piano c’erano gli uffici ed in alto gli alloggi.

L’esterno del palazzo era completamente affrescato da due famosissimi pittori: Tiziano e Giorgione. Ai tempi della Serenissima in questo palazzo si tenevano delle feste memorabili: nei tre giorni e nelle tre notti prima dell’apertura del Carnevale c’era il famoso ballo in maschera aperto a tutti.

Fondaco dei Tedeschi: terrazza sul Canal Grande


L’unica cosa per cui vale la pena oggi entrare nell’edificio è che, previa prenotazione obbligatoria e gratuita, è possibile a piccoli gruppi salire per 15 minuti a turno sulla terrazza del Palazzo. Da qui si gode una splendida vista sul Canal Grande e sul Ponte di Rialto.

La visita si può prenotare online, specificando la fascia oraria, dal sito del Fondaco oppure direttamente nell’androne di accesso alla terrazza, tramite dei tablet.
Consiglio comunque di prenotare online per evitare lunghe code, assicurandosi però di essere lì esattamente all’orario di visita. Si sale alla terrazza con un ascensore o salendo i vari piani di negozi, ma il personale del centro commerciale non è particolarmente utile nell’indirizzare verso gli ascensori e ci vuole un po’ di attesa anche prima di riuscire a salire.

Rosticceria Gislon: tappa immancabile dei nostri weekend a Venezia

Prima di lasciare Campo San Bortolo, segnalo una sosta imperdibile. Se guardate la calle che fiancheggia il bancomat, vedete un’insegna “Rosticceria” proprio sopra all’imbocco di un sotoportego. Se volete gustare delle mozzarelle in carrozza, qua le trovate calde, appena fatte a qualsiasi ora del giorno. Sono buonissime! Si possono ordinare con le acciughe, ma ci sono anche quelle con il prosciutto o semplici con la sola mozzarella.

La Rosticceria (al secolo “Rosticceria Gislon”) è uno dei nostri punti fermi ogni volta che torniamo a Venezia. Non solo la mozzarella in carrozza, ma anche baccalà mantecato e rossetti fritti (quelli che qui in Romagna chiamiamo “omini nudi”).

Bisogna però cercare di andare in orari “furbi”, un po’ fuori dal classico orario di pranzo, perché altrimenti sarà impossibile non solo trovare un tavolo libero ma anche soltanto riuscire ad entrare!

Campiello del Remer

Continuiamo il nostro itinerario dal Fondaco dei Tedeschi . Superiamo il ponte di fronte al negozio di abbigliamento “Coin” e perseguiamo fino al ristorante “La Fiaschetteria Toscana”. Subito dopo giriamo a sinistra fino a sbucare al Campiello del Remer, chiamato così perché in questa corte vi era un artigiano che produceva diversi tipi di remi.

Da qui c’è una bellissima vista sul mercato di Rialto e del Canal Grande, un’ottima posizione per fare una foto al Ponte di Rialto e magari bere un bicchiere di aranciata alla Taverna del Campiello Remer che si trova proprio in questa tranquilla corte.

In quest’atmosfera calma possiamo ammirare l’elegante scalinata all’aperto che porta alla loggia e una tipica vera da pozzo veneziana.

Melusina Homes
Calle del Cafetier, Castello, Venezia

si dorme!

si dorme!

Ca Bernarda
San Polo 1321, 30125, Venezia

si dorme!

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Rosticceria Gislon
Calle de la Bissa, 5424/a, 30124 Venezia VE

si mangia!

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