Giorno 11 Sequoia National Park e viaggio verso Bakersfield

Dedichiamo il giorno successivo ad alcune piacevoli e non difficili escursioni nel Sequoia National Park:

La visita al Generale Sherman

Chi è il generale Sherman? Per la precisione, si tratta di un albero, ma non di un albero qualunque! Un signor albero! E’ definito la più grande forma di vita al mondo!

Sebbene non sia l’albero più alto al mondo, è il più grosso in termini di volume: ha un volume stimato di 1 487 m³ e un peso di circa 1 910 tonnellate. Dal vero, posizionandosi proprio sotto la base, sembra davvero di essere al cospetto di un immenso gigante di legno!

Salita alla Moro Rock

La Moro Rock è una sporgenza granitica ai margini della Giant Forest che, come spiegano i pannelli durante la salita, cominciò a formarsi 100 milioni di anni fa, quando la roccia fusa si sollevò e si raffreddò poi nel granito.

Il movimento della Moro Rock ha creato terremoti che hanno poi contribuito all’erosione del materiale circostante ed a far sporgere la roccia per arrivare all’aspetto che ha oggi.
Salire al culmine della Moro Rock richiede di percorrere gli oltre 350 gradini  che si inerpicano in maniera pittoresca e, diciamolo, a tratti anche un po’ paurosa protetti da corrimano laterali.

E’ così che si sale fin sulla cima, da cui si gode uno splendido panorama a perdita d’occhio sul Parco, le sue sequoie e le sue montagne.

Log Meadow, casa nel tronco di Hale Tharp e mamma orso e i suoi cuccioli

Discesi dalla Moro Rock, ci spostiamo al Log Meadow, un pratone/paludone attorno al quale è possibile fare un percorso ad anello.

In questo luogo passò le proprie estati in solitudine il primo europeo a bazzicare da queste parti, Hale Tharp, famoso perché si costruì una casa nel tronco cavo di una sequoia caduta: i bambini saranno entusiasti di esplorare la casa nel tronco!

E’ proprio poco dopo aver oltrepassato la casa-tronco di Tharp che abbiamo il nostro incontro più emozionante: a pochissimi metri da noi c’è una mamma orso bruno con due cuccioli! Anche a scriverlo, a distanza ormai di anni, mi vengono ancora i brividi! Che privilegio! Ci hanno raccontato poi persone incontrate nel resto del viaggio che loro per anni hanno bazzicato queste zone nella speranza di avvistare un orso, e non ne hanno mai visto uno! Sia noi che, a pochi passi, un’altra famiglia con tanto di bambini piccoli, ci avviciniamo ulteriormente per fare delle foto, il terzetto allora dapprima si nasconde dietro ad alcuni alberi, poi indispettito dalla nostra invadenza sale lungo la collina vicina e scompare alla nostra vista…

orso bruno a sequoia national park
orso bruno a sequoia national park
orso bruno a sequoia national park

In viaggio verso Bakersfield

Soddisfatti del giro e soprattutto degli avvistamenti, riprendiamo la strada. Ci aspetta un lungo viaggio nel monotono paesaggio che separa la zona dei parchi interni dalla costa, con tappa intermedia a Bakersfield.

Abbiamo scelto Bakersfield perché si trattava della città di una leggenda vivente (al tempo del viaggio, visto che poco meno di un anno dopo abbiamo saputo della sua morte): Buck Owens. Cantante country di 76 anni che, all’epoca, ancora suonava nel Buck Owens Crystal Palace. Il Palazzo a lui intitolato si trova nella Buck Owens Avenue (non credo esistano tanti casi di strade intitolate a persone quando sono ancora vive…).

Siamo arrivati giusto di venerdì, che è la sera in cui si esibisce Buck in persona. Parcheggiamo il camper e ci presentiamo all’ingresso, dove un paio di bellissime cameriere ci fanno accomodare in un tavolo. Fortuna vuole che uno dei pochi tavoli liberi sia proprio in prima fila, davanti al palco! Il locale è immenso e strapieno, tutti in trepidante attesa di Buck.

Prima che ci portino il cibo e che inizi il concerto facciamo un giretto all’interno, dove troviamo: foto di Owens con chiunque di famoso di qualunque epoca (basti pensare che ai tempi di Lyndon Johnson suonò persino alla Casa Bianca!), memorabilia vari, tra cui appesa ad una parete una Cadillac che Owens portò via ad Elvis grazie ad una scommessa vinta.

Quando Buck esce sul palco, sembra lui stesso un pezzo d’antiquariato (detto ora sembra un po’ irrispettoso, ma l’impressione all’epoca è stata proprio questa!). Ma fa comunque il suo lavoro da vecchia pelle del country, coinvolgendo il pubblico in canti e balli.

Finita la cena ci spostiamo ad un campeggio appena fuori città, decisamente sotto tono.

buck owens crystal palace bakersfield building
buck owens crystal palace bakersfield concert
buck owens crystal palace bakersfield himself

Bakersfield River Run RV Park
3715 Burr St, Bakersfield, CA 93308-9597 Stati Uniti

si dorme!

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