Pasqua a Napoli: la solfatara di Pozzuoli, gli Scavi di Cuma e la Piscina Mirabilis a Bacoli


E’ il giorno del rientro, ci attendono, ottimisticamente, 5/6 ore di macchina. Siamo convinti di aver fatto la partenza intelligente, rientrando di martedì, anziché a Pasquetta, ma vogliamo metterci ancora più al sicuro, quindi facciamo trascorrere ancora qualche ora della mattina prima di partire.

La Solfatara di Pozzuoli

Iniziamo l’avvicinamento a casa dirigendoci a nord, e facciamo tappa dapprima alla Solfatara di Pozzuoli.
La Solfatara è anch’essa il cratere di un vulcano, come il Vesuvio visitato ieri. Ma un po’ insolito perché il vulcano si trova sottoterra e il cratere quindi è una grande distesa pianeggiante quasi al livello del terreno circostante. Ciò che lo fa riconoscere come vulcano è che anche qui ci sono numerosissime e attivissime fumarole, che sfiatano gas dal forte odore, come dice il nome del sito, di zolfo.

I bambini sono subito infastiditi dall’odore, di malavoglia ci seguono nella visita, coprendosi il naso e facendo smorfie di disgusto. Alla fine la visita si rivela un po’ deludente rispetto alle aspettative, soprattutto considerato che per camminare qualche minuto (non più di 20 in tutto, sforzandosi di sostare più possibile in ciascun punto “d’interesse” suggerito) in una piana calda e maleodorante abbiamo speso 8 eur noi adulti e 5 eur per i bambini. In tutta onestà, non lo consiglio!

Gli Scavi dell’Antica Cuma

Usciti dalla Solfatara ci dirigiamo, non lontano, ad un sito archeologico, che stando al sito ufficiale risulta essere aperto: arrivati, troviamo i custodi in un’accesa discussione con una coppia di altri visitatori, un po’ arrabbiati perché il sito è chiuso: abitualmente, ci dicono, di martedì è aperto, ma avendo avuto un’apertura straordinaria per Pasquetta, l’indomani hanno tenuto chiuso…

In ogni modo ci danno indicazioni per un altro sito, non lontano, che è sicuramente aperto: si tratta degli scavi dell’Antica Città di Cuma, un sito affacciato sul golfo di epoca greco-romana.

Gli Scavi di Cuma sono un sito di modeste dimensioni paragonato a Pompei ed Ercolano, ma hanno un loro fascino del tutto peculiare. Innanzitutto, la collocazione, panoramica, su un’altura che domina tutta la vallata circostante e da cui si vede il mare. Sono inoltre immersi tra gli alberi ed una natura rigogliosa. Infine, si tratta di un sito fondato non in epoca romana, come i due illustri vicini, ma molto tempo prima, nell’VIII sec. a.c., dai greci che vivevano nella zona.

Scavi di Cuma

Qui si trova, tra gli altri, anche il misterioso Antro della Sibilla Cumana. La Sibilla è una figura mitologica: si trattava di una sacerdotessa/veggente presso la quale la gente si recava in visita per farsi predire il futuro.

Pozzuoli, Metropolitan City of Naples, Italy - panoramio (27)

L’antro è un lungo tunnel seminterrato da cui trapela la luce attraverso alcune aperture laterali, in fondo al quale si trovano due angusti ambienti un po’ più larghi: naturalmente anche qui per rendere la cosa più divertente, con i bambini impersoniamo a turno la sacerdotessa ed i visitatori, facendoci domande su argomenti stupidi.

Il resto del sito è distribuito lungo tutta la collina sovrastante e nella spianata poco più indietro.

La Piscina Mirabilis

Prima di riprendere la strada di casa facciamo un’ultima tappa nella piccola cittadina di Bacoli, al centro della quale si trova un gioiello decisamente nascosto. Nascosto perché è parzialmente interrato, e nascosto perché non è accessibile al pubblico, se non contattando la volenterosa guardiana che ha le chiavi e, su richiesta, viene ad aprire il cancello che dà accesso alla cisterna.

Dopo aver parcheggiato e trovato l’ingresso, attendiamo qualche minuto, e la signora viene ad aprirci.
Scendiamo le scale e ci ritroviamo in un ambiente altissimo, con grandi arcate, le cui pareti sono umide e ricoperte di muschi. Scavata nel tufo della collinetta adiacente al porto, questa immensa cisterna, alta 15 mt, lunga 70 e larga 25, poteva contenere fino a 12000 mt cubi d’acqua e serviva per l’approvvigionamento idrico della flotta militare romana, che era attraccata al porto di Miseno.

Certo fa un effetto strano ritrovarsi, da soli, in questo gigantesco ambiente. I bambini corrono a zigzag, giocano a nascondino dietro ai grandi pilastri. Mentre visitiamo la cisterna leggiamo qualche informazione presa da Internet (non ci sono biglietterie ne’ opuscoli all’ingresso).

Dopo 20/30 minuti al massimo, usciamo. La signora è rimasta con la figlia in paziente attesa in macchina, fuori dal cancello, per richiuderlo alle nostre spalle, quindi non volevamo farla attendere troppo. Degna chiusura di una breve ma intensissima vacanza!

Infine, prima di partire mangiamo un boccone al Garum (senza infamia ne’ lode), a pochi metri dalla cisterna, affacciato su un parchetto sul mare.

si mangia!

si mangia!

Best Western JFK
Viale John Fitzgerald Kennedy, 141/145, 80125 Napoli NA

si dorme!

si dorme!

link utili

link utili

Lascia un commento