Durata: 32 minuti in auto
Distanza: 36 km
L’indomani affrontiamo la strada, per lunghi tratti bianca, che conduce al punto d’ingresso al Parco di Linnansaari.
Si tratta di un piccolo paesino, Oravi, con qualche sparuta casa ed un centro che fa da negozio/ristorante/centro informazioni e punto di noleggio per attrezzature con cui andare nel Parco.
Il Parco Linnansaari è un arcipelago di tante minuscole isolette dalla vegetazione lussureggiante.
Le attrezzature in questione sono dunque barca, remi e salvagenti, più una cartina non proprio dettagliatissima del parco. Ci indicano più o meno la direzione in cui andare e si raccomandano di fare attenzione alle correnti ed al salire della marea. Poi via, partiamo.
Il lago è placido e passarci attraverso in barca è un’avventura. Zigzaghiamo tra un isolotto e l’altro, facendo in qualcuno una sosta. Vediamo appesi ogni tanto sulla riva dei segnali con il simbolo di una barca, quindi immaginiamo siano i punti d’attracco.
Le isolette sono fitte di alberi e di cespugli di more, nonché degli immancabili mirtilli.
Attorno all’ora di pranzo raggiungiamo l’isola più grande, dov’è allestito anche un minuscolo campeggio semideserto. Non lontano dal molo hanno predisposto dei grandi “padelloni” con la griglia su cui cuocere. Troviamo l’immancabile legnaia. Allora i bambini ed Ale fanno legna e accendiamo il fuoco: ci eravamo portati dietro qualche hamburger da cucinare, e mangiarlo dopo la fatica dà ancor più gusto!
Dopo pranzo e un po’ di relax, ci avventuriamo lungo un percorso segnato, con numerosi cartelli lungo la via. Il percorso conduce attraverso la natura peculiare del luogo, i cui abitanti sono pesci naturalmente, ma anche castori, scoiattoli e picchi. Gli alberi dove si sono poggiati i picchi di riconoscono bene: hanno tutta la corteccia segnata dalle beccate!
Tra la passeggiata, le soste more, le soste arrampicata roccia e quelle semplicemente per godersi il panorama, si fa una cert’ora…Rientrati dove abbiamo lasciato la canoa, ci prepariamo a ripartire.
Dopo la lunga remata della mattina e la passeggiata pomeridiana, il rientro è un tantino faticoso…. In più, giunti quasi a vista del canale dove dovevamo entrare per riconsegnare la canoa, cominciano a salire delle onde belle alte e la nostra destinazione è controcorrente. Remare diventa un’impresa, tenere su la barca dondolante sferzata dalle onde altrettanto.
I bambini sono bravissimi, si posizionano diligentemente secondo le nostre istruzioni per bilanciare i pesi: con un numero di remate che sembrano infinite, con la terra che si avvicina ad una tale lentezza che sembra di essere fermi, alla fine riusciamo ad imboccare il canale e da lì attraccare al molo. Che avventura! Di sicuro ce lo ricorderemo questo parco Linnansaari! Nei giorni successivi l’indolenzimento alle braccia ce la farà ricordare vividamente! 😉
La sauna questa sera è più piacevole che mai, e non abbiamo nemmeno la forza di tagliare la legna, quindi sfruttiamo un cesto già pronto davanti al camino!
