Giorno 10 L’avventurosa risalita dei Virgin Narrows a Zion

Durata: 1,5 h

Distanza: 34 miglia (55 km)

La mattina dopo ci facciamo trovare davanti all’outfitter, dove ci attende un pulmino che ci accompagnerà all’imbocco del trail, all’estremità più lontana delle gole dei Virgin Narrows, presso il Chamberlain Ranch. Un’oretta e mezza circa di strada, prevalentemente sterrata e percorsa a palla da questo autista messicano!

Informazioni utili

Come scritto nel post di arrivo a Zion, per poter attraversare i Narrows occorre innanzitutto un apposito permesso del Parco, dopodichè bisogna attrezzarsi e seguire un breve corso orientativo presso un outfitter a Springdale che da indicazioni sul percorso e fornisce l’attrezzatura (calzini al neoprene, bastone e eventuale copertura water proof per lo zaino).

Per dormire nel canyon, mesi prima bisognerà assicurarsi una delle pochissime piazzole disponibili sempre attraverso il sito delle prenotazioni del Parco Nazionale.

La traversata dei Virgin Narrows

Il Virgin River ha scavato una gola spettacolare nell’estremità superiore dello Zion Canyon, lunga 16 miglia, profonda fino a 600 metri, ed a volte larga non più di 6 metri: gli Zion Narrows. Passeggiare all’ombra delle alte pareti rocciose, tra sorgenti naturali, grotte di arenaria, veri e propri giardini sospesi è un’esperienza estenuante ma unica!

Tuttavia non è un percorso da sottovalutare. Percorrere i Narrows significa stare per la stragrande maggioranza del tempo immersi nel fiume (almeno un 60% del tragitto). Non c’è un percorso tracciato: il percorso è il fiume. La corrente è forte a tratti, l’acqua gelida e le rocce sotto i piedi (che non si riescono a vedere perché l’acqua è opacissima) sono scivolosissime. C’è il rischio di flash flood (inondazioni repentine) e, trattandosi di un posto con pareti altissime e nessuna via di fuga, non è una situazione in cui ci si augura di trovarsi.

A voler essere ottimisti, la traversata richiede 12 ore di cammino, quindi a parte qualche pazzo che decida di farla in una sola giornata, è preferibile dedicarci due giorni (anche per via del tragitto in auto fino all’imbocco del sentiero). Il primo giorno, poco dopo essere entrati nel fiume, ovviamente…inizia a piovere.

L’acqua comincia a mostrare tutti i segni dell’imminente flash flood (diventa più torbida, trasporta un sacco di tronchi e rami secchi). Allora noi naturalmente ci facciamo prendere dalla strizza! In realtà non è successo nulla, e proseguiamo a ritmo regolare in mezzo all’acqua e sotto le alte pareti di arenaria rossa.

A tratti il canyon si fa stretto e le pareti sembrano modellate dalla pioggia come quelle del più famoso degli screensaver, Antelope Canyon, che abbiamo visto durante il viaggio nel Sudovest del 2004.

Quand’è già ormai buio raggiungiamo la nostra piazzola, forse la meglio posizionata di tutte le disponibili,  proprio a metà percorso!

Beninteso che quando parlo di piazzola in questo caso non intendo un bello spiazzo alberato con panchine e dotazioni per il barbecue, ma un piccolo lembo di terra  poco al di sopra del livello dell’acqua contrassegnato, solo per i più attenti, dal numerino scritto su una pietra.

Permessi per campeggio nei Narrows
Ingresso al trekking da Chamberlain Ranch, UT 84767, Stati Uniti

si dorme!

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