In giro per Napoli

Un punto a favore dell’hotel è la ricchissima colazione, inclusa nel prezzo della stanza: torte, crostate, pasticcini mignon, frittate e pancakes espressi, affettati, formaggi, pane, yogurt, cereali e chi più ne ha più ne metta.

Quindi ci abbuffiamo a dovere poi prendiamo la metro per un giro esplorativo della città, seguendo un itinerario consigliato dal sito del canale TV Marco Polo.

Un consiglio! Recatevi alla fermata della metro per tempo! Spesso per l’acquisto dei biglietti ci sono solo distributori automatici il cui sistema di prenotazione dev’essere stato studiato da un pazzo mentre era in preda ad una crisi isterica!

Ci sono un numero interminabile di passaggi, di conferme da dare. Come se non bastasse, la transizione da una videata all’altra avviene in tempi estenuanti…

San Domenico Maggiore
san domenico maggiore napoli

L’itinerario in città parte da San Domenico Maggiore, chiesa a cui si accede attraverso un’insolita scalinata. La chiesa si affaccia sull’omonima piazza, coi tavolini all’aperto e artisti di strada. Questi ultimi coinvolgono il pubblico in siparietti in perfetto stile napoletano (tipo coro a squarciagola di Oh sole mio fatta cantare anche a qualche imbarazzato turista straniero).

Sulla piazza si affaccia anche una pasticceria storica, Scaturchio (ai bambini piacerà il gigantesco Vesuvio di babà che campeggia in vetrina).

Il Complesso di Santa Chiara

Passando per la pittoresca e vivace via Benedetto Croce, si raggiunge il Complesso di Santa Chiara, il cui esterno offre opportunità di gioco per i bambini. Dal parco giochi attrezzato e recintato, all’ampio piazzale, che all’occorrenza si trasforma in un perfetto campo da calcio, con le alte mura del complesso a fare da porta.

In fondo al piazzale c’è l’ingresso al chiostro: un luogo suggestivo e dove si respira un’aria rilassata. Si può passeggiare tra le panche e colonne decorate da coloratissime maioliche.

Dal chiostro si accede ad altri ambienti:

  • il museo, che oltre ad esporre i pochi resti originali della chiesa, sopravvissuti ai bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, dà accesso anche alle rovine delle antiche terme romane.
  • C’è poi una biblioteca con grandi manoscritti di canti e liturgie ed un bel presepe.
Il Cristo Velato

Non lontano c’è la Cappella di San Severo, con il Cristo Velato. Scoprimmo questa gemma alla nostra prima visita di Napoli, consigliati dal titolare dell’alberghetto dove dormivamo. Ce la consegnò come un prezioso segreto, ed in effetti all’epoca, quando andammo, c’eravamo solo noi ed un’altra coppia di visitatori.

Invece oggi proviamo ad avvicinarci ma la fila per entrare gira attorno all’isolato! E’ diventata una vera e propria attrazione (credo la più visitata della città, a giudicare dalle recensioni di TripAdvisor!), ed a buon titolo!

Quando vedemmo il Cristo Velato fu una vera rivelazione, quasi uno choc.

Cristo Velato Volto

Immagine d'insieme 2, Cappella Sansevero

La perfezione con cui è stata scolpita nella dura roccia la veste che copre il Cristo adagiato sulla pietra tombale è incredibile! Si gira attorno alla Statua e ci si sofferma a guardare, viene l’istinto di toccarla per assicurarsi che sia proprio pietra, e non un velo appoggiato sopra la statua. Imperdibile, nonostante la fila, per chi non l’ha mai vista almeno una volta.

Macchine Anatomiche CS 1

Nelle sale attigue c’è una esposizione di Statue e due teche con un contenuto inquietante, le cosiddette “macchine anatomiche”. Si tratta di due scheletri, uno maschile ed uno femminile, col sistema artero-venoso perfettamente conservato. Realizzati nel 1763, costituiscono ancor oggi un mistero, circa il metodo utilizzato per la conservazione.

L’origine incerta di queste macchine anatomiche ha alimentato la cosiddetta “leggenda nera” relativa al principe di Sansevero, Raimondo di Sangro. Si dice che avesse fatto “uccidere due suoi servi, un uomo e una donna, e imbalsamarne stranamente i corpi in modo che mostrassero nel loro interno tutti i visceri, le arterie e le vene”

Cappella di Sansevero – informazioni utili su orari, prezzi, ubicazione

 Prezzo
 Adulti 7 eur
 Soci FAI/Artecard 5 eur
 Scuole 3 eur
 Bambini (10-25 anni) 5 eur
 Bambini (0-9 anni) Gratis
 Audioguida 3 eur
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica e festivi
09:00 – 19:00             
Chiuso  
napoli via san biagio dei librai
Pranzo al Decumano 31

Si è fatta l’ora di pranzo, ma siamo ancora strapieni dall’abbondantissima colazione, quindi optiamo per qualcosa di poco impegnativo. Percorrendo la stretta e colorata via San Biagio dei Librai, dopo aver dato un’occhiata a TripAdvisor, ci fermiamo al Decumano 31.

Si tratta di un piccolo locale con un paio di tavoli dove si servono principalmente fritti. Assaggiamo il fritto napoletano e quello di pesce, entrambi molto buoni.

Evidentemente altri hanno la nostra stessa idea perché qualche minuto dopo il locale si riempie di gente. Noi per fortuna riusciamo ad impossessarci di un tavolino fuori, quindi ci concediamo il lusso di mangiare seduti.

San Gregorio Armeno

Proseguendo il nostro itinerario attraversiamo il cuore di Napoli, via San Gregorio Armeno. Anche in tempi non natalizi la via brulica di negozi con le tipiche statuine del presepe. Tipiche, ma anche atipiche!

Non mancano tributi alle celebrità morte più o meno di recente (George Michael, Pino Daniele, Michael Jackson). Accompagnate naturalmente da una nutrita schiera di politici nostrani (Berlusconi, Renzi) ed internazionali (la Merkel, Obama, Castro). Infine, ultimo ma non ultimo, il soggetto preferito: i calciatori del Napoli e non solo.

I bambini fanno la spola divertiti tra una bancarella e l’altra, facendo a gara a chi riconosce più personaggi e ghignando di altre trovate pittoresche in esposizione (come un rotolo di carta igienica con stampata la faccia di Renzi su ogni strappo! 😀 ).

Passato un bel po’ di tempo, dobbiamo praticamente trascinarli via, con la promessa (subito mantenuta) di un gelato.
Per loro il gelato, per noi uno di quei deliziosi caffè arricchiti con nocciola, panna, ecc. alla pasticceria/gelateria Capparelli, famosa per i suoi babà, proprio alla fine di via San Gregorio Armeno, all’incrocio con via dei Tribunali.

Il Duomo (Basilica di San Gennaro) e il Museo Archeologico

A due passi c’è il Duomo, la chiesa in stile gotico/barocco napoletano intitolata a San Gennaro, dove tre volte l’anno si svolge il rito dello scioglimento del sangue.

L’interno lussureggiante (un po’ stucchevole per i palati contemporanei come i nostri) ha il suo culmine nella cappella dov’è sepolto il santo e sono esposte le sue reliquie, in particolare le due ampolle contenenti il sangue del Santo.

I biglietti per la partita non li abbiamo ancora presi, convinti che non ci saranno problemi per un match non così di grido… (l’avversaria è l’Udinese): Ma usciti dalla Chiesa leggo su Internet che la società, per riempire lo stadio, ha messo in vendita i biglietti a prezzi stracciati e questi sono andati a ruba.

Insomma, sale il panico! Non possiamo perderci la partita dopo aver per settimane detto ai bambini che saremmo andati! Scopriamo che le rivendite dei biglietti sono solo presso le Sale scommessa, che fanno una lunga pausa durante la giornata e riaprono alle 18.

Intanto, nell’attesa, visitiamo il Museo Archeologico Nazionale, ricco di bellissime testimonianze di epoca romana: splendidi mosaici da Pompei ed Ercolano (da cui proviene anche la serie delle statue che decoravano la Villa dei Papiri). Ma anche statue ed altri reperti da Roma (la cd. “Collezione Farnese”) e una ricca sezione egizia.

La partita del Napoli al San Paolo

Alla fine per fortuna riusciamo ad entrare in possesso degli agognati biglietti, quindi finita la visita al MANN cominciamo l’avvicinamento al San Paolo. Certo non è difficile, visto che con noi in metropolitana ci sono decine di persone con sciarpa azzurra d’ordinanza che stanno andando lì.

Napoli San Paolo Partita Serie A Napoli Udinese

Arrivati nei pressi dello stadio ci fermiamo per una pizza al volo (nulla di straordinario) in un bar/pizzeria che si rivela poi essere il punto di ritrovo della tifoseria locale, dove prima della partita fanno tappa per una birra e per ripassare i cori. Dobbiamo distrarre il figlio (quello juventino) perché i cori non sono esattamente lusinghieri nei confronti della Juve!

Allo stadio siamo nella curva del Napoli, super caotica, dove ci dicono subito di prendere posto dove ci pare, perché qui nessuno rispetta i posti assegnati… Il primo tempo finisce con uno squallido 0 a 0 e due bambini delusissimi. Al contrario, nel secondo tempo, nella porta proprio sotto ai nostri occhi, il Napoli segna 3 gol! Bambini e tifosi locali felici e contenti!

si mangia!

si mangia!

Best Western JFK
Viale John Fitzgerald Kennedy, 141/145, 80125 Napoli NA

si dorme!

si dorme!

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