Giorno 8 Parco Yosemite – Upper and Lower Yosemite Falls

La mattina dopo proseguiamo l’esplorazione del Parco Yosemite. Mentre Ale ed Enrico vanno alle Upper and Lower Yosemite Falls, io e Christian andiamo alle Vernall Falls, dove gli altri due erano stati il giorno prima.

Durante l’inverno è caduta una quantità spropositata di neve, come non se ne ricordava da anni, e con l’arrivo della primavera e lo scioglimento dei ghiacciai questa neve ha ingrossato enormemente la portata delle cascate e dei fiumi da esse alimentati, tanto che giusto la settimana prima del nostro arrivo a Yosemite, straordinariamente il parco e le sue vie d’accesso erano stato chiusi per inondazioni! Cosa che, ci hanno raccontato i ranger locali, non succedeva da anni!

Quindi vediamo le cascate nel loro massimo splendore, una fortuna che ad esempio non è capitata l’estate successiva ad un’amica alla quale avevo tanto raccomandato la visita alle Vernall Falls, facendole vedere le nostre foto: quando c’è andata lei, in piena estate, in periodi di siccità, le Vernall Falls erano poco più di un rubinetto, e Mirror Lake uno striminzito specchio d’acqua (scusate il gioco di parole).

Le Vernall Falls possono essere ammirate dal basso. Diversamente ci si può cimentare nel muro verticale (lo stesso da cui scende la cascata). In sostanza, salendo centinaia di gradini si raggiunge la cima, da cui la cascata nasce: non vogliamo certo passare per sfaticati e ci cimentiamo nella salita. Sebbene sia piuttosto dura, arrivare poi dà una gran soddisfazione!

Condividiamo la salita con una nutrita scolaresca di bambini americani: alcuni sembrano più in forma, altri invece rispondo all’immagine che spesso ci viene trasmessa dei bambini statunitensi super-obesi. In particolare ce n’è uno, grintosissimo. Nonostante debba trascinare su per i gradini un peso mica da ridere, ha una forza di volontà incredibile, sale un gradino dopo l’altro, stringendo i denti, e quando arriva su (prima di altri suoi compagni) ha l’orgoglio stampato in faccia! Finalmente in cima, grida: “Sono stato il primo! Sono stato il primo!”. Che tenero! Bell’esempio di tenacia!
In cima, al culmine della cascata, è pieno di jay, uccellini azzurri che somigliano molto a Woody Woodpeacker.