Giorno 5 Mesa Verde National Park

Durata: 2 h 20

Distanza: 118 miglia (190 km)

Passiamo un’altra notte nel posto mediocre a Durango poi partiamo alla volta di Mesa Verde National Park, che dista una quarantina di minuti d’auto da Durango.

Di tutti i parchi nazionali statunitensi, quello di Mesa Verde è l’unico che tutela un artefatto umano. Fu infatti istituito nel 1906 per preservare e interpretare il patrimonio archeologico dei pueblo ancestrali che ne fecero la loro dimora per oltre 700 anni, dal 600 al 1300 d.C.

Oggi il parco protegge quasi 5.000 siti archeologici noti, tra cui 600 abitazioni rupestri. Questi siti sono tra i più notevoli e meglio conservati negli Stati Uniti.

Questo parco è uno dei luoghi che ricordo con maggior nostalgia di tutti e 3 i viaggi americani. Sarà forse perché, all’epoca del viaggio, ero iscritta ad archeologia, nella vana speranza di riuscire a prendere una seconda laurea da studente-lavoratore: poter vedere, toccare con mano queste abitazioni degli antichi nativi americani è un’esperienza unica!

Avevamo visitato negli altri viaggi siti con resti di cliff dwellings (case incuneate e scavate nella roccia), come Montezuma Castle o al Canyon de Chelly ma sempre tutti inaccessibili. In molti casi i nativi di oggi che ti ci accompagnano non lasciano entrare per non profanare i luoghi sacri ai loro antenati ed a loro stessi. Poterne vedere di grandissimi, e visitarli, entrarci dentro, passeggiarci è un’esperienza, lo ripeto, unica!

Prenotare i tour guidati

Occorre prenotarsi al Centro visite all’ingresso del Parco, perché le visite sono guidate e si svolgono in certi orari prestabiliti. Teoricamente c’è scritto che si possono prenotare solo 1-2 visite per persona/gruppo, ma ovviamente se si è in 2/3 persone, ehm, basta fare la fila due volte e se ne prenotano anche più di due… Raggiungere alcuni di questi siti non è semplicissimo ed ha messo talvolta alla prova le mie vertigini: occorre scendere per delle scale ripidissime, infilarsi in cunicoli strettissimi. Al Centro visite per esempio c’è una simulazione di uno di questi cunicoli, così puoi verificare sin da subito se le dimensioni ti consentono di entrare!! ☺.

Anche se occorre fare attenzione, soprattutto per quei tratti un po’ a strapiombo che vanno percorsi su ripide scalette, per i bambini sarà una vera e propria avventura cimentarsi tra strette stradine, scalette e cunicoli!

Noi scegliamo due tour rappresentativi: al Cliff Palace, la più grande delle case nella roccia di Mesa Verde, della durata di circa un’ora e il cosiddetto “Tour avventuroso” (Adventurous Tour) alla Balcony House, anch’esso di un’ora, nel quale si deve salire lungo questa scaletta a strapiombo e percorrere stretti corridoi una volta arrivati al dwelling.

Cliff Palace

Recenti studi rivelano che il Cliff Palace conteneva 150 camere e 23 kivas per una popolazione di circa 100 persone. Delle quasi 600 abitazioni concentrate all’interno dei confini del parco, il 75% contiene solo 1-5 camere ciascuna e molte sono unità di immagazzinaggio con una sola camera. Se invici visiti Cliff Palace entrerai in un’abitazione eccezionalmente grande che è probabile abbia avuto un significato speciale per gli occupanti originali. Infatti si pensa che Cliff Palace fosse un sito sociale e amministrativo utilizzato per le cerimonie.

Al Cliff Palace è molto suggestivo entrare proprio nello spazio usato per i riti religiosi, buio, con un grande buco al centro. Gli occhi ci impiegano un po’ per abituarsi allo sbalzo di luce, poi una volta adattati, ci si guarda attorno e ci si vede nella penombra, si guarda in su e filtra la luce del sole attraverso il foro centrale. I nativi accendevano fuochi dentro queste strutture, le inondavano di fumo e le usavano come “pensatoi”.

Molti visitatori osservano le dimensioni delle porte al Cliff Palace e nelle altre abitazioni del Parco e si meravigliano delle dimensioni delle persone che un tempo vivevano qui. Un uomo medio era alto circa 163 cm, mentre una donna media era 152 cm. Confrontati con gli europei dello stesso periodo, avrebbero avuto le stesse dimensioni.

Balcony House

Con le sue 40 camere, la Balcony House è considerata un cliff dwelling di medie dimensioni. Solo 10 altri agglomerati nel parco ne hanno di più. La Balcony House raappresenta un ottimo esempio di come la costruzione di stanze e passaggi nelle abitazioni in alcova si sia evoluta nel tempo. Oggi, il tunnel, i passaggi e la moderna scala d’ingresso da 32 piedi sono ciò che lo rende il tour più avventuroso delle abitazioni rupestri nel parco.

Verso Telluride

Finita la visita, attraverso la San Juan Skyway ci dirigiamo a Telluride. A Telluride non abbiamo prenotato una stanza, perché è una località sciistica di grande ricettività quindi fuori stagione immaginiamo che non ci siano problemi. Troviamo un appartamento bello grande e confortevole, gestito da Schroedl Management per una cifra ragionevole.

Dopo esserci sistemati bighelloniamo per Telluride, prendiamo la gondola (che non ha nulla a che vedere con le tipiche imbarcazioni veneziane, ma è il modo in cui gli americani chiamano la funivia) e saliamo sulla montagna, con vista mozzafiato sulla vallata e bei prati in cui fare una passeggiata.

Una delle soste della gondola è un paesello in  quota (una specie del nostro Marilleva 1400) dove si svolge ogni anno il Telluride Film Festival.

Per la cena andiamo in un posto carino e pieno di gente, lo Smuggler’s Brew Pub (225 South Pine Street), una microbrewery che produce birre in proprio. Accompagniamo l’immancabile bisteccone con birra del luogo.

Fall Line Condos / Schroedl Management
210 S Pine St # 102a, Telluride, CO 81435, Stati Uniti

si dorme!

si dorme!

Smuggler’s brew pub
225 South Pine Street, Telluride, Colorado, United States

si mangia!

si mangia!

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