Giorno 7 Canyonlands National Park

Durata: 1 h (a/r) per il parco

Distanza: 30 miglia (48 km)

Il giorno successivo visitiamo Canyonlands National Park: qui ci sono viste a perdita d’occhio sulle grandi anse del fiume (goosnecks, colli d’oca), su distese di terra rossa desertica, che con qualche somiglianza con Bryce Canyon formano drappeggi nel terreno, labirinti di insenature e profonde crepe.

Dead Horse Point

Un posto panoramico con viste mozzafiato è Dead Horse Point (Punto del Cavallo Morto), che costituisce un parco nel parco: la denominazione è infatti Dead Horse State Park, all’interno del più grande e federale Canyonlands National Park. DeadHorse Point si raggiunge con un piccolo detour dalla strada principale del Parco, che conduce fino all’estremità di una strada chiusa, la 313.

Qui, dove le mastodontiche pareti verticali si incontrano con il fiume sul fondo del canyon, scavati nei secoli dal ghiaccio, dall’acqua e dal vento, la  vista spazia a 360° in uno scenario quasi lunare e in continuo cambiamento. Lasciamo che lo sguardo corra via, sulla linea dell’orizzonte, cercando di immaginare la vita di chi, prima di noi, ha calcato (e cavalcato) in queste terre: antichi cacciatori, che riposavano alla sommità del canyon, in preparazione per la prossima caccia, e cowboy della fine del 1800, a caccia di cavalli selvaggi che venivano fatti convergere proprio in queste strettoie del fiume, una sorta di recinto naturale, per poi essere facilmente catturati (da cui il nome del canyon).

Mesa Arch

Tornando indietro lungo la strada principale che attraversa il Canyonlands National Park, la Grand View Point Road, s’incontra poi il Centro visite e da qui si diramano trail a piedi (solitamente abbastanza brevi) che conducono verso alcune attrazioni. Ad esempio proseguendo dopo il Visitor’s Center si incontra il breve trail che conduce a Mesa Arch, arco di forma allungata molto simile alle Windows di Arches.

Shafer’s Road Canyon

Ci avventuriamo anche in un percorso in discesa (e la successiva ripida risalita) lungo Shafer’s Road: una stradina bianca, strettissima, tutta tornanti che fa scendere una parete praticamente verticale e raggiungere una vallata dalla quale poi si aprono enormi squarci del terreno, con precipizi sul fiume o sulla terra arsa. Ringrazio che abbiamo affittato un 4×4, perché percorrere questa sterrata con un qualsiasi altro mezzo è un’impresa da pazzi!

Giunti in fondo alla strada incrociamo un’auto che sta per imboccarla, una vecchia e scalcagnata giardinetta di quelle americane con le portiere di legno: dentro c’è una coppia, sorridente ma che ci rivolge uno sguardo un po’ preoccupato per ciò che li aspetta. Noi gli facciamo un cenno di coraggio, e quando poi ci sorpassano notiamo che dietro la macchina hanno barattoli penzolanti appesi ad una corda e la scritta “Just married”! Chapeau! Questa si che è una luna di miele! 😉

Al Confluence Point è possibile vedere il punto di confluenza tra il Colorado River e il Green River, che proprio alla confluenza formano tra loro un’ansa ad U.

Percorrendo la strada principale fino in fondo si arriva ad un turning point da cui parte un breve trail che offre un panorama eccezionale sul Junction Butte (Grand View Point Overlook)

Finita la perlustrazione di Canyonlands ci aspetta un’altra notte di agonia al Lazy Lizard.

Non prima però di una deliziosa cena nella terrazza del Jailhouse Café.

Jailhouse Café
101 N Main St, Moab, UT 84532, United States

si mangia!

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